Si legge spesso si tempi record di boot di Ubuntu 9.10 KK,
misurati in secondi, ma qual’è la verità?
Tralasciando la sicuramente superiore velocità di hard disk SSD,
vediamo su un pc “normale” con hd sata2 7200 rpm,
quanto impiega Ubuntu 9.10 con Gnome a caricarsi, tramite l’utility Bootchart.
Il risultato è 72 secondi.
1 minuto e 12 secondi circa, è il tempo necessario per avere il pc utilizzabile,
il tempo di attesa del GDM non viene calcolato da bootchart, infatti il risultato è lo stesso sia utilizzando il login automatico, che il normale gdm per il login.
Un ottimo tempo di avvio certo,
ma ben lontano dai mirabolanti pochi secondi di cui qualcuno parla.
Certo nel mio sistema partono firestarter e mysql server, ma eliminandoli non si guadagnerà che qualche manciata di secondi.
Ora chi è abituato ai tempi del bootchart di Ubuntu 9.04 JJ,
si stupirà, considerando la ventina di secondi del tempo del test su quella distribuzione.
Vediamo il bootchart della mia macchina con Ubuntu 9.04.
Il risultato è 24 secondi.
Allora karmic è lentissimo?
Ma ovviamente no
Bootchart su Jaunty calcola solo il tempo fino al GDM, il risultato quindi è completamente falsato, visto che al gdm il computer non si può usare se non esclusivamente da terminale, e manca ancora il caricamento di tutto il DE e dei vari programmi d’avvio del DE.
Invece più correttamente il risultato di bootchart su karmic comprende anche il caricamento del DE, e fornisce il reale tempo di avvio necessario per utilizzare il computer con gnome.
Analizzando i 2 grafici la differenza si nota immediatamente,
la semplicità del grafico di jaunty, contro la ben più complessa situazione di quello di Karmic.
In definitiva il tempo di bootchart di Jaunty è quello necessario per il boot del pc utilizzabile da console virtuale, mentre quello di karmic è il tempo per utilizzare il pc con Gnome.
Per la parte grafica del boot di Karmic, oltre ad usplash,
sono stati introdotti xplash e un nuovo gdm.
Ora questi possono piacere o non piacere *,
nel secondo caso potete rimuovere tranquillamente usplash ed xsplash come ho fatto io,
visto che i due programmi hanno esclusivamente una funzione estetica,
poi con
gksudo -u gdm dbus-launch gnome-appearance-properties
potete cambiare lo sfondo, i controlli e le icone del nuovo GDM
per renderlo più aderente al vostro desktop personalizzato.
* La seconda che hai detto .. (cit)