Ricompilata la nuova release di Compiz, le cose ora vanno un po meglio del precedente test.
Pro:
– gestione schermi separata, compiz sul pc, metacity sul tv, fine dei magheggi per eliminare il tearing.
– firefox a pieno schermo (F11) finalmente spostando il mouse nella parte superiore, visualizza gli strumenti per navigare (vedi video), rendendo superflui i mille escabotage fatti dai DE per risparmiare spazio:
Contro:
– ancora qualche sporadico blocco con ccsm o finestre che si piantano nello schermo
– incertezze nell’ombra di gnome-panel che scompare e riappare minimizzando finestre che toccano il pannello (si vede nel video)
– al login synapse non appare a schermo, è necessario ricaricare il wm con fusion-icon
– ridimensionamento finestre incerto, specie con app gtk3, migliora un po in modalita elastico, ho optato per rettangolo (vedi video), ma è un salto indietro nel tempo di 10 anni:
– /apps/gwd/mouse_wheel_action shade provoca catastrofi nella visualizzazione della finestra.
Per ora contrariamente alla versione 0.9.2, sto dando una chanche a questo compiz.
Lo sto usando e vedremo se resisterà o se ritorno allo 0.8.8.
Si vede chiaramente la mancanza di un team di sviluppo per correggere tutti i bug, il solo Sam tra scuola, sviluppo per Canonical di unity e impegni vari, non può provvedere a tutto.
Lo stato della “comunity” è drammatico, basta vedere lo stato del forum pieno di spam ormai allo sbando. Planet e mailinglist non son messe meglio, mentre su launchpad si parla prevalentemente della versione con unity e diverso decoratore.
C’è il serio rischio che la versione 0.8.x sia l’ultima versione di buon livello.
Note
fusion-icon
è stato compilato partendo da sorgenti e patch di Ubuntu 11.10,
core
libcompizconfig
compizconfig-python
ccsm
compizconfig-backend-gconf
plugin-main extra unsupported e workspacenames
dai rispettivi sorgenti originali.
per selezionare la corretta fonte di registrazione con pulseaudio, occorre lanciare il comando di cattura e poi con pavucontrol selezionare la fonte da registrare:
Come vedete nella scheda registrazione, è apparso ffmpeg come client di cattura, ora selezioniamo
“Monitor audio interno”
e ffmpeg catturerà l’audio di tutto quello che il pc riproduce, si vedrà anche la barra del livello prendere vita.
Ora potete fermare la cattura con “q” nel terminale, preparavi ed iniziare la cattura vera e propria dello screencast, esempio:
Ricordatevi al termine del lavoro, di lanciare una nuova cattura (rinominate il vostro file) e con pavucontrol riportate su
“Audio interno Analogico”
la fonte di cattura, onde evitare di interferire con altre applicazioni di cattura audio.
Nota: se volete registrare solo l’audio che viene riprodotto dal pc, ad esempio con audacity,
il procedimento è lo stesso, come vi avevo spiegato anni fa.
I parametri dovete adattarli al vostro monitor.
Per i codec potete aiutarvi con tragtor di cui vi ho parlato.
ffmpeg version 0.8, Copyright (c) 2000-2011 the FFmpeg developers
built on Jun 23 2011 08:05:02 with gcc 4.6.1 20110616 (prerelese)
per altre versioni dovete adattare -vpre che prima era fast.
Volendo potete scegliere framerate, codec video, audio e container che più vi garba.
Quelli che uso io sono un ottimo compromesso qualità/spazio disco.
Per varie ed eventuali: RTFM!
😉
Appendice.
Catturare solo la finestra di un’applicazione.
Posizionate la finestra e poi, ovviamente, non muovetela o ridimensionatela più.
Aprite un terminale e digitate
xwininfo -frame
vi uscirà
xwininfo: Please select the window about which you
would like information by clicking the
mouse in that window.
cliccate col cursore la finestra che volete registrare, e avrete:
La resistenza, per ora, sembra tutt’altro che inutile.
Vedete nella mia sid 64 con gnome 2, le applicazioni gtk3 (tutte nell’immagine escluso nautilus 2.32).
Qualche aggiustatina al mio tema gtk2 per “avvicinarlo” ad adwita, che non è male, idem per il tema metacity, e l’effetto mi piace abbastanza.
Quello che ci deve essere, per avere il pc comodamente sotto controllo.
Nell’ordine, dockbarx, inarrivabile lanciatore più selettore finestre, con anteprime e integrazione zeitgeist, la soluzione più razionale nell’uso degli spazi, per avere sottocchio tutto quel che serve per la gestione dei programmi preferiti e quelli in esecuzione. Tutto il resto è noia.
Sensori temperature per vedere al volo se è tutto in ordine.
Frequenza cpu per impostare e monitorare la cpu.
Monitor di sistema consumo cpu, ram e uso disco, in pochi millimetri, il controllo completo del so, se un programma impazzisce e consuma cpu, lo vedete al volo, idem se la memoria occupata sta raggiungendo il massimo, o se il disco viene usato in lettura o scrittura. “Houston, abbiamo un problema” è un messaggio, che eventualmente, vedrete solo qui.
Piccola nota, i colori di default del monitor di sistema non sono molto azzeccati per chiarezza (in tradizione floss), io li cambio sempre in
cpu: rosso – utente
ram: verde scuro – ram, verde chiaro cache
disco: rosso – scrittura, verde – lettura.
Netspeed se qualcosa non va nel trasferimento file, sia in rete locale o wan, lo vedete immediatamente.
Selettore spazi lavoro utile non tanto per cambiare spazio lavoro, ma sopratutto per le miniature delle finestre aperte nei vari spazi. Vi evita di lasciare aperte per dimenticanza, 10 finestre negli altri spazi.
Ovviamente non possono mancare il menu, quello singolo per risparmiare spazio, e l’area di notifica.
Condire il tutto con una accurata selezione di effetti compiz, un giusto mix tra cose pratiche e un po di scenografia.
Tutto il resto è noia o accademia, come gli inutili conky sempre coperti dalle finestre e quindi non visibili, le variopinte barre che fanno solo folklore, desklet o plasmoidi che soffrono dello stesso problema di conky.
Visto che non è possibile in alcun modo (facile) nascondere le partizioni che non ci interessano, praticamente è solo un caos che ruba spazio per nulla.
Io preferisco chiuderlo ed usare il più flessibile menù segnalibri, rapido ed efficace.
Status bar.
Finalmente con la versione 2.32, con un file selezionato, abbiamo sia la dimensione del medesimo, sia lo spazio libero sulla partizione. Visto che ora era perfetta, mi pare sia sparita in nautilus 3.