No problem, come per gli iCosi, che per tutto c’è un’app, in gnome per tutto c’è una chiave.
Con gconf-editor variate il valore di
/desktop/gnome/shell/windows/attach_modal_dialogs
e riavviate la shell.
A me i dialoghi modali attaccati alla finestra dell’applicazione, piacciono,
fanno ordine.
Invece ancora non ho capito perchè ora abbiamo 2 configuratori,
gconf e dconf, con le chiavi sparse un po qua e un po la.
Capirei se in gconf ci fossero solo le vecchie applicazioni per compatibilità, ma non è cosi.
Mah!
per selezionare la corretta fonte di registrazione con pulseaudio, occorre lanciare il comando di cattura e poi con pavucontrol selezionare la fonte da registrare:
Come vedete nella scheda registrazione, è apparso ffmpeg come client di cattura, ora selezioniamo
“Monitor audio interno”
e ffmpeg catturerà l’audio di tutto quello che il pc riproduce, si vedrà anche la barra del livello prendere vita.
Ora potete fermare la cattura con “q” nel terminale, preparavi ed iniziare la cattura vera e propria dello screencast, esempio:
Ricordatevi al termine del lavoro, di lanciare una nuova cattura (rinominate il vostro file) e con pavucontrol riportate su
“Audio interno Analogico”
la fonte di cattura, onde evitare di interferire con altre applicazioni di cattura audio.
Nota: se volete registrare solo l’audio che viene riprodotto dal pc, ad esempio con audacity,
il procedimento è lo stesso, come vi avevo spiegato anni fa.
I parametri dovete adattarli al vostro monitor.
Per i codec potete aiutarvi con tragtor di cui vi ho parlato.
ffmpeg version 0.8, Copyright (c) 2000-2011 the FFmpeg developers
built on Jun 23 2011 08:05:02 with gcc 4.6.1 20110616 (prerelese)
per altre versioni dovete adattare -vpre che prima era fast.
Volendo potete scegliere framerate, codec video, audio e container che più vi garba.
Quelli che uso io sono un ottimo compromesso qualità/spazio disco.
Per varie ed eventuali: RTFM!
😉
Appendice.
Catturare solo la finestra di un’applicazione.
Posizionate la finestra e poi, ovviamente, non muovetela o ridimensionatela più.
Aprite un terminale e digitate
xwininfo -frame
vi uscirà
xwininfo: Please select the window about which you
would like information by clicking the
mouse in that window.
cliccate col cursore la finestra che volete registrare, e avrete:
installate, e spesso “moddate”, per ricondurre gnome-shell, da una funzionalità adatta ai babbuini,
ad una adatta ad un utente umano dotato di un pc desktop con monitor 22″:
Di queste solo gnome-shell-reflection è disabilitata.
In più aggiungiamo qualche modifica al tema della shell, e valori cambiati in gconf-editor,
come spiegato negli articoli precedenti, e installazione di dockx e synapse.
In “impostazioni di sistema” poi, c’è il vuoto assoluto, rendendo obbligatorio l’uso del terminale per qualsiasi impostazione, anche per aggiungere un programma all’avvio.
Veniamo ai pro.
Look molto curato, i temi sono validi e resistono all’uso, look curato e professionale.
Non si ha più la sensazione di *giocattolo* di gnome 2, in parte mitigata da compiz (0.8.x).
La base sembra buona, visto la facilità con cui vengono prodotte estensioni varie.
Mutter sicuramente deve migliorare, e spero risolva, il per me enorme problema, di non funzionare su due schermi separati.
Se poi aggiungessero anche qualche effetto configurabile, almeno come kwin sarebbe bello.
Il tallone d’achille del mondo foss, è che sono tutti impegnati a fare fondamenta (librerie eccetera), ma poi non ci si ferma mai per costruirci sopra qualcosa di bello e completo.
Dopo qualche anno, si rifanno le fondamenta, e via cosi all’infinito.
E la cattedrale non sale MAI in altezza, resta un perenne cantiere basso.
Barra preferiti vuota tanto usiamo la dock, nel mio caso dockx,
ci saranno solo le eventuali icone delle finestre aperte
Blocco del numero dei workspaces tramite l’estensione Disable Dynamic Workspaces
Il numero di workspaces si può definire con gconf-editor, nella chiave: /apps/metacity/general/num_workspaces nel mio caso 4.
Blocco della minimizzazione della pila dei workspaces, con una modifica al gnome-shell.css del tema:
Un altra estensione utile per spostare alcune icone dalla barra a scomparsa in basso, a quella superiore, cosa più comoda per certi programmi, soluzione ancora imperfetta, visto che i menu continuano a non sentire la presenza della barra, e ci finiscono inevitabilmente sotto.
How to install?
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(root)
1. Copy gsettings schema
cp org.gnome.shell.extensions.icon-manager.gschema.xml /usr/share/glib-2.0/schemas/
2. Run GSettings schema compiler
glib-compile-schemas /usr/share/glib-2.0/schemas
Install extensions for single user:
1. Copy icon-manager@krajniak.info
cp -r icon-manager@krajniak.info ~/.local/share/gnome-shell/extensions/
2. Restart gnome-shell
Press Alt+F2 and type r
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io, gli schemas aggiunti preferisco metterli e compilarli in
/usr/local/share/glib-2.0/schemas